Chi era alla guida? Un (raro) caso di vittoriosa mancata conoscenza

La Corte di Cassazione, in un recente caso, ha salvato colui che ha dichiarato di non sapere chi fosse alla guida, ma la vicenda risale al 2007.

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 9555 del 18 aprile 2018, ha dato ragione al proprietario, facente parte di un nucleo familiare di più persone patentate e utilizzatrici del veicolo,  che ha dichiarato entro i termini di non sapere chi fosse alla guida del veicolo, spiegandone i motivi.  In questo modo ha evitato di pagare  la sanzione supplementare di 286,00 euro prevista dall’art.126 bis comma 2 del CdS. Di fatto però nel 2007 vi erano 150 giorni per le notifiche, attualmente 90; inoltre è obbligatorio rispondere e spiegare la propria mancata conoscenza.

Ricordiamo che  le società giuridiche hanno sempre il dovere di conoscere l’identità di chi utilizza un veicolo di loro proprietà o in loro possesso e di verificare che il guidatore abbia la patente.